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Permessi retribuiti: come usarli tutti senza rischiare un no dal capo

Lavoratori

Come far valere i propri diritti senza rischiare conflitti in azienda e chiedere tutti i permessi retribuiti che spettano: cosa c’è da sapere.

In molti casi, i permessi retribuiti sono fonte di dibattito sul posto di lavoro, ma conoscere la normativa relativa può aiutare a sciogliere i dubbi e a mantenere rapporti sereni col datore di lavoro. In Italia, infatti, la legge e i contratti collettivi nazionali di lavoro (CCNL) mettono a disposizione dei lavoratori un quadro preciso di diritti che, se ben compresi e richiesti correttamente, non possono essere negati dai datori di lavoro. Ciononostante, però, molti dipendenti non sfruttano appieno le ore di permesso maturate. Scopriamo, dunque, cosa c’è da sapere in merito.

Permessi retribuiti, come ottenerli senza entrare in conflitto con l’azienda

La disciplina dei permessi retribuiti si basa su due livelli: quello statale, che garantisce diritti minimi uguali per tutti e quello contrattuale, che spesso prevede condizioni più vantaggiose.

Tra le tipologie di permessi più comuni ci sono i ROL (Riduzione Orario di Lavoro), ore di permesso maturate mensilmente e indicate in busta paga: sono distinte tra quelle già utilizzate e quelle residue. Se non sono sfruttati entro i termini previsti, il datore di lavoro è obbligato a liquidarli economicamente.

ragazza donna lavoro agenda pc
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Un capitolo a parte riguarda le ex festività, come San Giuseppe e il Corpus Domini, ma anche l’Ascensione che, se cadono in un giorno lavorativo, diventano permessi retribuiti da utilizzare entro l’anno o, in alternativa, sono liquidati in busta paga.

Anche i permessi per motivi familiari sono tutelati: per lutto o grave infermità di un familiare entro il secondo grado, ad esempio, sono previsti tre giorni retribuiti da utilizzare entro una settimana dall’evento.

La legge, inoltre, copre anche eventi decisamente più lieti: in caso di matrimonio, infatti, il dipendente ha diritto a quindici giorni consecutivi di congedo matrimoniale, retribuiti ed utilizzabili entro un mese dalla celebrazione.

Come evitare rifiuti ingiustificati

Molto importante, in tale ottica, presentare la richiesta per tempo, con la dovuta documentazione giustificativa.

Il datore di lavoro può organizzare le attività, in questo modo, al fine di garantire continuità produttiva, anche perché non può negare permessi previsti dalla legge o dal CCNL senza motivazioni valide.

Esistono anche permessi per esigenze specifiche, come quelli per donazione di sangue e midollo osseo, per studio ed esami con certificazione e per genitori che intendono usufruire dei congedi parentali. Chi assiste familiari con disabilità riconosciute dalla legge 104 ha diritto a tre giorni di permesso mensile o diciotto ore alternative, con piena copertura contributiva e retributiva.

Per non rischiare di perdere ore maturate, è utile controllare regolarmente la propria busta paga e restare aggiornati su eventuali modifiche legislative in merito a tale ambito.

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ultimo aggiornamento: 19 Settembre 2025 9:13

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